FONDAZIONE CASA DEI BAMBINI SANGIORGIO
GUALTIERI
VIA SAN PIETRO, N. 31
PIANO
TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELLA TRASPARENZA 2021-2023
*****
Approvato con deliberazione del Commissario straordinario
regionale
Il 15 aprile 2021, N.14
1.
Il presente Piano triennale di prevenzione della corruzione e della
trasparenza (PTPC) 2021-2023 da' attuazione alle disposizioni contenute nella legge
6 novembre 2012, n.190 Disposizioni per la prevenzione e la repressione della
corruzione e dell'illegalita' nella pubblica amministrazione.
2.
Il primo Piano nazionale anticorruzione e' stato approvato dall'Autorita'
Nazionale Anticorruzione (ANAC) con la deliberazione 11 settembre 2013, n. 72.
3.
Con la determinazione 28 ottobre 2015, n. 12, l'ANAC ha aggiornato il
Piano per il 2015. Con la deliberazione 3 agosto 2016, n. 831, l'ANAC ha
approvato il nuovo PNA 2016.
4.
Con la deliberazione 22 novembre 2017, n. 1208, l'ANAC ha approvato
l'aggiornamento 2017 al PNA.
5.
Infine, con la deliberazione 21 novembre 2018, n. 1074, l'ANAC ha
approvato l'aggiornamento 2018 al PNA.
6.
Come noto, la legge 190/2012, ha imposto all'organo di indirizzo
politico delle amministrazioni pubbliche l'adozione, su proposta del
Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (di seguito
soltanto "RPCT" o "Responsabile"), di un Piano triennale di prevenzione della
corruzione e della trasparenza (di seguito anche soltanto "Piano" o "PTPCT") quale
strumento che individua e sviluppa le strategie prioritarie per la prevenzione
ed il contrasto dei fenomeni corruttivi. La legge ha introdotto un nuovo
concetto di corruzione, inteso in senso lato, comprensivo, non solo dell'intera
gamma dei delitti contro la pubblica amministrazione, ma anche di tutte quelle situazioni
in cui, pur non verificandosi una situazione penalmente perseguibile, si
realizzi una distorsione dell'azione amministrativa dovuta all'uso a fini privati
delle funzioni pubbliche attribuite ,in spregio ai principi di trasparenza e di
imparzialita' cui l'azione pubblica deve costantemente ispirarsi.
7.
Oltre a cio', in forza del D. Lgs. 33/2013, il legislatore ha imposto
alle amministrazioni pubbliche l'adozione di un Piano triennale per la
trasparenza e l'integrita', diretto a assicurare l'accesso alle informazioni
relative all'attivita' svolta dall'amministrazione, incrementare il controllo
sociale e concorrere alla realizzazione di una "amministrazione aperta" garante
di un adeguato livello di trasparenza, legalita' e sviluppo della cultura
dell'integrita'.
8.
La legge 190/2012 e' stata poi oggetto di continue modifiche: quelle piu'
rilevanti sono state apportate dal d. lgs. 97/2016 e dal d.lgs. 56/2017.
9.
Con la legge 30 novembre 2017, n. 179 (Disposizioni per la tutela degli
autori di segnalazioni di reati o irregolarita' di cui siano venuti a conoscenza
nell'ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato), il Parlamento ha
approvato una rilevante riforma dell'istituto del whistleblowing, i cui
contenuti sono menzionati nel paragrafo del presente PTPC relativo alla tutela
dei dipendenti che segnalano illeciti.
10.
Il 25 maggio 2018, inoltre, ha trovato applicazione in tutti gli Stati
membri dell'Unione Europea il regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento Europeo
e del Consiglio del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche
con riguardo al trattamento dei dati personali, nonche' alla libera circolazione
di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla
protezione dei dati), di seguito denominato RGPD, cui e' seguito il decreto
legislativo 10 agosto 2018, n. 101, entrato in vigore in data 19 settembre
2018, che ha adeguato il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in
materia di protezione dei dati personali) alle disposizioni dello stesso RGPD.
11.
Con il presente Piano, di cui il programma triennale per la trasparenza
e l'integrita' 2021/2023 costituisce autonoma sezione, l'IPAB "Casa dei Bambini Sangiorgio Gualtieri" intende contrastare il
fenomeno corruttivo attraverso l'adozione di misure a carattere organizzativo e
misure di trasparenza e integrita'.
12.
Il Piano recepisce le indicazioni contenute nel PNA e nella
legislazione di settore. Si rammenta che il Piano e' atto generale di indirizzo
dell'ente.
13.
Obiettivo primario e', quindi, quello di combattere la cattiva
amministrazione, ovvero l'attivita' che non rispetta i parametri del buon
andamento e dell'imparzialita', e verificare la legittimita' degli atti.
14.
Il Piano e' lo strumento attraverso cui l'IPAB introduce un processo,
articolato in fasi tra loro collegate concettualmente e temporalmente, finalizzato
a formulare una strategia di prevenzione del fenomeno della corruzione. Esso costituisce
il programma di attivita' concrete, con indicazioni delle aree di rischio e dei rischi
specifici, dei responsabili per l'applicazione di ciascuna misura e dei relativi
tempi. Inoltre, il Piano crea un collegamento tra anticorruzione e trasparenza
nell'ottica di una gestione sistematica dei rischi corruttivi.
15.
Il Piano e' soggetto a revisione entro il 31 gennaio di ogni anno
nell'ambito del quale le strategie e le misure ideate per prevenire e
contrastare i fenomeni corruttivi sono sviluppate e modificate a secondo delle
risposte ottenute in fase di applicazione.
16.
Come di anzi anticipato, gli aspetti relativi alla trasparenza sono contenuti
in apposita sezione di questo Piano.
Oggetto e finalita'
1.
Il presente Piano da' attuazione alle disposizioni di
cui alla legge 6 novembre 2012, n.190, attraverso l'individuazione di misure
finalizzate a prevenire la corruzione nell'ambito dell'attivita' amministrativa dell'IPAB.
2. Il Piano realizza tale finalita'
attraverso:
a)
l'individuazione delle attivita' dell'ente nell'ambito
delle quali e' piu' elevato il rischio di corruzione;
b)
la
previsione, per le attivita' individuate ai sensi della lett. a), di meccanismi
di formazione, attuazione e controllo delle decisioni, idonei a prevenire il
rischio di corruzione;
c)
la
previsione di obblighi di comunicazione nei confronti del Responsabile chiamato
a vigilare sul funzionamento del Piano;
d)
il
monitoraggio, in particolare, del rispetto dei termini, previsti dalla legge o
dai regolamenti, per la conclusione dei procedimenti;
e)
il
monitoraggio dei rapporti tra l'amministrazione ed i soggetti che con la stessastipulano contratti o che sono interessati a
procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici
di qualunque genere, anche verificando eventuali relazioni di parentela o
affinita' sussistenti tra titolari, amministratori, soci e dipendenti degli
stessi soggetti e dirigenti, dipendenti e amministratori della P.A.;
f)
l'eventuale
individuazione di specifici obblighi di trasparenza ulteriori rispetto a quelli
previsti da disposizioni di legge.
3. Destinatari del Piano, nonche' soggetti chiamati a darvi
attuazione, sono:
a)
i
dipendenti, a tempo determinato o a tempo indeterminato e i collaboratori,
a qualsiasi titolo, anche gratuito, dell'IPAB;
b)
aggiudicatari
di appalti e concessioni di lavori, servizi e forniture, concessionari di altranatura e incaricati di pubblici servizi,
nonche' i soggetti di cui all'art. 1, comma 1-ter, della legge241/90.
Il contesto organizzativo dell'IPAB
17.
Il contesto organizzativo in cui
l'IPAB e'
chiamata ad operare non ha subito
significative modificazioni di sorta.
18.
Essa, ente pubblico non economico
di livello regionale, e' sottoposta all'attivita' di vigilanza della Regione Sicilia.
19.
In base allo Statuto, l'ente ha essenzialmente
lo scopo di effettuare
servizi socio assistenziali, socio sanitari ed educativi con riferimento
prioritariamente alla L. R. 22/86 della Regione Sicilia.
20. La struttura organizzativa
dell'IPAB, di tipo estremamente semplice ed elementare, si compone dei seguenti
uffici: a) Ufficio Affari Generali; b) Ufficio Finanziario.
Vi prestano servizio:
-
due dipendenti a tempo determinato di categoria C in posizione di
distacco dall'ente Comune di Adrano, con le mansioni uno di Segretario della
Fondazione e l'altro di Ragioniere Economo.
21.
L'ente non ha adottato il Piano triennale prevenzione
corruzione ed il Piano per la trasparenza negli anni passati.
22. L'Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro essendo decaduto il Consiglio di Amministrazione, ha disposto il commissariamento dell'IPAB, giusto D.A. n.27/GAB del 24/03/2020 dando l'incarico di Commissario straordinario regionale al dott. Carmelo Parrino. Pertanto, ogni nesso al Presidente o al Consiglio di Amministrazione dell'IPAB, deve essere riferito al Commissario straordinario regionale.
E' in corso di svolgimento, da parte dell'amministrazione regionale, il procedimento di nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione.
23.
L'attuazione delle misure contenute nel presente Piano deve avvenire
considerando il carattere elementare dell'articolazione amministrativa dell'IPAB.
Procedure di formazione e adozione del Piano
1. Entro il 31gennaio di ogni anno,
il RPCT, anche sulla scorta delle eventuali indicazioni raccolte da soggetti interni
ed esterni all'IPAB, elabora il PTPCT per l'anno successivo, recante l'indicazione
delle risorse finanziarie e strumentali occorrenti per la relativa attuazione, e
lo trasmette all'organo di indirizzo politico per la relativa adozione.
2. Il Piano, una volta approvato,
viene pubblicato in forma permanente sul sito istituzionale dell'ente in
apposita sottosezione, all'interno della sezione denominata "Amministrazione
trasparente". Come stabilito nel PNA 2016, il Piano non dovra' essere trasmesso
all'ANAC finche' non sara' predisposta l'apposita piattaforma informatica.
3. Il Piano e i suoi aggiornamenti
sono trasmessi a ciascun dipendente e collaboratore.
4. Il Piano puo' essere modificato anche
durante l'intero arco dell'anno ed in qualsiasi momento, su proposta del RPCT, allorche'
siano state accertate significative violazioni delle prescrizioni, ovvero
quando intervengano rilevanti mutamenti organizzativi o modifiche in ordine
all'attivita' dell'amministrazione.
I soggetti coinvolti nell'attuazione del Piano
L'organo di indirizzo politico
1. Il Consiglio
di Amministrazione (il Commissario straordinario
regionale fino alla conclusione del
commissariamento disposto dalla Regione Sicilia) adotta tutti gli atti di
indirizzo di carattere generale, che siano direttamente o indirettamente
finalizzati alla prevenzione della corruzione.
2. Esso propone lo stanziamento
delle risorse economiche necessarie ad attuare il Piano.
1. Il RPCT e' il Commissario
Straordinario dott. Carmelo Parrino, non essendo
presenti nella struttura funzionari di categoria dirigenziale.
2. Il Responsabile esercita i
compiti attribuitigli dalla legge, quelli indicati nella circolare del
Dipartimento della funzione pubblica n. 1 del 2013 e nei provvedimenti adottati
dall'ANAC in attuazione del PNA e dei suoi aggiornamenti (cfr., in particolare,
le funzioni del RPCT descritte nell'Allegato 2 all'aggiornamento 2018 al PNA),
nonche', segnatamente, quelli di seguito specificati:
a)
elabora
la proposta di Piano ed i successivi aggiornamenti da sottoporre
all'organo di indirizzo politico ai fini della successiva approvazione;
b) verifica l'efficace attuazione del Piano e la sua idoneita', proponendone la modifica quando siano accertate significative violazioni delle prescrizioni, ovvero quando intervengano mutamenti rilevanti nell'organizzazione o nell'attivita' dell'amministrazione;
c)
verifica l'attuazione
del piano di
rotazione degli incarichi negli ambiti in cui e' piu' elevato il rischio che siano
commessi reati di corruzione;
d)
definisce
le procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti destinati ad operare
in settori individuati quali particolarmente esposti alla corruzione;
e)
dispone
ogni anno, entro il termine
stabilito dall'ANAC, la pubblicazione sul
sito istituzionale dell'ente di una relazione recante i risultati
dell'attivita' svolta.
3.
Il RPCT e' anche Responsabile
della Protezione dei dati (RPD), ai sensi del Regolamento (UE) 2016/679 (art.
37 / 39). Questa coincidenza di funzioni, negli enti di piccole dimensioni come
l'IPAB, e' stata consentita dall'ANAC (cfr. paragrafo 7.1 dell'aggiornamento
2018 al PNA).
1. Il Responsabile, ove consentito
dalle peculiari caratteristiche organizzative dell'ente, individua, entro 15
giorni dall'approvazione del Piano, uno o
piu' referenti.
In mancanza di provvedimento espresso, i referenti sono
individuati nei responsabili
dei procedimenti amministrativi.
2. I referenti curano la
tempestiva comunicazione al Responsabile di ogni informazione ritenuta utile al
contrasto del fenomeno corruttivo, fornendo elementi e riscontri sull'intera
organizzazione ed attivita' dell'amministrazione e di costante monitoraggio sulle
attivita' svolte.
1.
L'ufficio per i procedimenti disciplinari coincide con l'Ufficio del
Commissario. Esso:
a)
svolge i procedimenti disciplinari nell'ambito della
propria competenza (art. 55 bis d.lgs. 165/2001);
b) provvede alle comunicazioni
obbligatorie nei confronti dell'autorita' giudiziaria (art. 20 del D.P.R.
3/1957, art. 1, comma 3, l. 20/1994, art. 331c.p.p.);
c) propone l'aggiornamento del
codice di comportamento, se adottato.
1. I dipendenti dell'ente, anche in ragione del loro numero esiguo, hanno un ruolo fondamentale nell'attuazione del Piano. Essi, segnatamente:
a)
partecipano al processo di gestione del rischio;
b) osservano le misure
contenute nel Piano;
c)
osservano le prescrizioni contenute nel codice di comportamento, se adottato;
d) segnalano le situazioni di illecito;
e)
segnalano casi di personale conflitto di interessi.
1. I collaboratori, a qualsiasi titolo, anche gratuito, dell'amministrazione:
a)
osservano le misure contenute nel Piano;
b) osservano le prescrizioni
contenute nel codice di comportamento;
c)
segnalano le situazioni di illecito.
1. Il provvedimento di nomina del RASA sara' pubblicato nella sezione "Amministrazione Trasparente", sottosezione "Altri contenuti / Prevenzione della corruzione".
Le responsabilita'
Del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza
1. La legge n. 190/2012, individua consistenti responsabilita' a carico del RPCT in caso di inadempimento. L'art.1, comma 14, in particolare, prevede due ulteriori ipotesi di responsabilita':
a)
dirigenziale, ai sensi dell'art.21, D.Lgs.165/2001,
che si configura nel caso di "ripetute violazioni
delle misure di prevenzione previste dal piano";
b) disciplinare "per omesso controllo".
1. Le misure di prevenzione e contrasto alla corruzione devono essere
rispettate da tutti i dipendenti (ai sensi dell'art.1, comma 14, della legge
190/2012 "la violazione delle misure di
prevenzione previste dal piano costituisce illecito disciplinare"). In
virtu' del basso numero di dipendenti, tale obbligo assume maggior pregnanza nei
loro confronti.
1. L'attivita' di mappatura dei
processi e di valutazione dei rischi (di cui all'allegato) ha visto il
coinvolgimento dei dipendenti, sotto il coordinamento del RPCT.
2. Anche nel presente Piano le attivita' a piu' elevato rischio di
corruzione sono state individuate sulla base delle indicazioni e della
metodologia proposte dal PNA. Si e' di nuovo concentrata l'attenzione sulle aree
considerate maggiormente a rischio, riservandosi di ampliare la mappatura delle
aree e dei processi sensibili ad una successiva e attenta analisi nel corso del
triennio 2021 - 2023.
3.
Facendo riferimento alle attivita' prevalentemente
svolte dall'IPAB, sono state individuatele seguenti aree di maggior rischio:
-
acquisizione e progressione
del personale:
concorsi e prove selettive per l'assunzione di personale e per la progressione
in carriera; reclutamento, progressioni di carriera, conferimento di incarichi
di collaborazione.
-
affidamento di lavori,
servizi e forniture: stipula di convenzioni con associazioni di volontariato, enti
pubblici o altre IPAB per la gestione di servizi in comune; procedimenti di
scelta del contraente per l'affidamento di lavori, servizi e forniture;
definizione dell'oggetto dell'affidamento; individuazione dello
strumento/istituto per l'affidamento; requisiti di qualificazione; requisiti di
aggiudicazione; valutazione delle offerte; verifica dell'eventuale anomalia
delle offerte; procedure negoziate; affidamenti diretti; revoca del bando;
redazione del crono programma; varianti in corso di esecuzione del contratto;
subappalto; utilizzo di rimedi di risoluzione delle controversie alternativi a
quelli giurisdizionali durante la fase di esecuzione del contratto.
-
provvedimenti ampliativi
della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed
immediato per il destinatario: concessione ed erogazione di sovvenzioni,
contributi, sussidi, ausili finanziari, nonche' attribuzione di vantaggi
economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati (es. altre
IPAB ed associazioni di volontariato); provvedimenti amministrativi vincolati nell'an; provvedimenti amministrativi a contenuto
vincolato; provvedimenti amministrativi vincolati nell'an
e a contenuto vincolato; provvedimenti amministrativi a contenuto
discrezionale; provvedimenti amministrativi discrezionali nell'an;
provvedimenti amministrativi discrezionali nell'an e
nel contenuto.
4.
Per ogni area di rischio e processo mappato e' stata quindi elaborata
una scheda, tenendo conto della metodologia proposta all'interno del PNA, per
la valutazione del rischio.
A seguito della mappatura del rischio sono state individuate sei fasce di rischio, cosi come segue:
DA 0,1 A 2,5 |
RISCHIO TRASCURABILE |
DA 2,6 A 5 |
RISCHIO BASSO |
DA 5,1 A 7 |
RISCHIO MEDIO / BASSO |
DA 7,1 A 9 |
RISCHIO MEDIO ALTO |
DA 9,1 A 15 |
RISCHIO ALTO |
OLTRE 15 |
RISCHIO CRITICO |
Misure di prevenzione e contrasto della corruzione
1. Le misure di prevenzione e contrasto sono gli strumenti utilizzati dall'IPAB per ridurre la probabilita' che il rischio di corruzione si verifichi e si attualizzi. Dette misure si distinguono in misure obbligatorie per tutti i settori e misure ulteriori o specifiche.
La trasparenza amministrativa disciplinata, in particolare, dal D. Lgs.n.33/2013, rappresenta uno strumento fondamentale per la prevenzione della corruzione e per l'efficienza e l'efficacia dell'azione amministrativa.
Sotto tale profilo, infatti, essa consente:
1. La conoscenza dall'esterno del
responsabile di ciascun procedimento amministrativo e, piu' in generale, di
ciascun settore di attivita' dell'amministrazione e quindi, conseguentemente, la responsabilizzazione
del personale interessato;
2. la conoscenza dei
presupposti per l'avvio e lo svolgimento del procedimento e, quindi, la
possibilita' di verificare se ci sono
"blocchi" anomali del procedimento stesso;
3. la conoscenza del modo in
cui le risorse pubbliche sono impiegate e, di conseguenza, se l'utilizzo di
risorse pubbliche e' deviato verso finalita' improprie.
La misura in oggetto si sostanzia, segnatamente, nella pubblicazione di una pluralita' di dati e di informazioni relativi all'attivita' posta in essere dall'IPAB. Considerata la ratio della misura, essa puo' ritenersi trasversale a tutta l'organizzazione ed e' ritenuta adottabile nella quasi totalita' dei processi mappati. Maggiori dettagli sono indicati nella sezione del presente Piano dedicata alla trasparenza.
Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, di cui al D.P.R. 16 aprile 2013, completa la normativa anticorruzione nelle pubbliche amministrazioni prevista dalla L. 190/2012, sulla base delle indicazioni fornite dall'OCSE in tema di integrita' ed etica pubblica, definendo i
Comportamenti dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche i quali dovranno rispettare i doveri minimi di diligenza, lealta', imparzialita' e buona condotta.
Sono tenuti al rispetto del codice i dipendenti delle amministrazioni pubbliche di cui all'art. 1,D. Lgs.165/2001, nonche', per quanto compatibile, tutti i collaboratori o consulenti con qualsiasi tipo di contratto o incarico e, a qualsiasi titolo, i titolari di organi e di incarichi negli uffici di diretta collaborazione delle autorita' politiche, e tutti i collaboratori a qualsiasi titolo di imprese fornitrici di beni o servizi che realizzano opere in favore dell'amministrazione.
Le disposizioni specificano le norme di condotta dei dipendenti da quelle dei dirigenti.
La violazione delle disposizioni del codice, fermo restando la responsabilita' penale, civile, amministrativa o contabile del dipendente, e' fonte di responsabilita' disciplinare.
L'ente, contestualmente alla sottoscrizione del contratto di lavoro o, in mancanza, all'atto di conferimento dell'incarico, consegna e fa sottoscrivere ai nuovi assunti, con rapporti comunque denominati, copia del codice.
Percio' che riguarda i collaboratori delle imprese che svolgono servizi per l'amministrazione, l'ente si impegna a consegnare copia del codice a tutte le imprese fornitrici di servizi in sede di stipula del contratto con le medesime.
A tutti gli attuali dipendenti dell'IPAB e' stato consegnato il codice.
Le diposizioni del codice potranno essere integrate con il codice di comportamento di cui all'art. 54, comma 5, del D. Lgs. n. 165/2001.
La presente misura si applica, in particolare, per i responsabili dei procedimenti amministrativi nell'adozione di pareri, nelle valutazioni tecniche, nella redazione degli atti endoprocedimentali o nell'adozione del provvedimento finale, in qualsiasi situazione di conflitto di interessi. Deve essere segnalata, inoltre, ogni situazione di conflitto, anche solo potenziale.
Per tutti quei casi in cui un dipendente e' coinvolto in una situazione di conflitto di interessi, al RPCT spetta valutare la situazione e comunicare se la partecipazione alle attivita' decisionali o lo svolgimento delle mansioni da parte del dipendente stesso possano ledere o no l'azione amministrativa.
Il rispetto di tale obbligo viene altresi verificato in sede di attivita' di controllo di regolarita' amministrativa successivo per gli atti estratti e soggetti a tale tipo di controllo interno.
Analogamente a quanto previsto per le situazioni di conflitto di interesse, la misura in oggetto mira a regolamentare il conferimento di incarichi istituzionali ed extra-istituzionali in capo ad un medesimo soggetto, sia esso dirigente o funzionario amministrativo.
La misura si rende necessaria per evitare che l'eccessiva concentrazione di potere su un unico centro decisionale indirizzi l'attivita' amministrativa verso fini che possano ledere l'interesse pubblico, compromettendone il buon andamento.
A tale fine, il dipendente e' sempre tenuto a comunicare formalmente all'amministrazione l'attribuzione di incarichi (anche se a titolo gratuito), in modo tale che l'amministrazione potra' valutare se accordare l'autorizzazione a svolgere o meno l'incarico, salvo quanto disposto dall'art. 53 del D. Lgs. n.165/2001.
La formazione riveste un'importanza cruciale nell'ambito della prevenzione della corruzione. Nel corso del 2021, tenuto conto del carattere elementare della struttura organizzativa dell'IPAB,
si prevede di svolgere,le seguenti attivita':
a) organizzazione di incontri formativi sui seguenti
temi:
legge anticorruzione e misure di attuazione, codice di comportamento, codice di
comportamento integrativo, reati contro la PA;
b) consegna di materiale di
aggiornamento da parte del Responsabile su tutti i temi ritenuti utili al
raggiungimento delle finalita' enucleate nel presente Piano.
La rotazione del personale addetto alle aree a piu' elevato rischio di corruzione e' considerata dal PNA una misura di importanza cruciale fra gli strumenti di prevenzione della corruzione. Tuttavia, in una struttura di carattere elementare come quella dell'IPAB, la rotazione del personale diviene di fatto quasi impossibile, anche in considerazione delle specifiche professionalita' a disposizione e dell'esigenza della salvaguardia della continuita' nella gestione amministrativa.
Il personale utilizzato nelle singole attivita' individuate a piu' elevato rischio di corruzione viene, comunque, fatto ruotare, laddove possibile, con cadenza di norma triennale.
La rotazione dovra', inoltre, essere assicurata nella nomina dei componenti delle commissioni di gara, in modo da evitare la ripetitivita' nella nomina a membro delle stesse.
Il D. Lgs. 39/2013 prevede fattispecie di:
- inconferibilita', cioe' di preclusione,
permanente o temporanea, a conferire gli incarichi a coloro che abbiano
riportato condanne penali per i reati previsti dal capo I del titolo II del
libro II del codice penale, nonche' a coloro che abbiano svolto incarichi o
ricoperto cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati da pubbliche
amministrazioni o svolto attivita' professionali a favore di questi ultimi, a
coloro che siano stati componenti di organi di indirizzo politico (art.1, comma
2, lett.g);
-
incompatibilita', da cui
consegue l'obbligo per il soggetto cui viene conferito l'incarico di scegliere,
a pena di decadenza, entro il termine perentorio di quindici giorni, tra la
permanenza nell'incarico e l'assunzione e lo svolgimento di incarichi e cariche
in enti di diritto privato regolati o finanziati dalla pubblica amministrazione
che conferisce l'incarico, lo svolgimento di attivita' professionali, ovvero l'assunzione
della carica di componente di organi di indirizzo politico (art.1, comma 2,
lett. h).
Tutte le nomine e le designazioni preordinate al conferimento di incarichi da parte dell'ente devono essere accompagnate da apposita dichiarazione sostitutiva del designato o del nominato, in cui deve essere asserita l'insussistenza di cause o titoli ostativi al suo conferimento. Il titolare dell'incarico deve redigere apposita dichiarazione con cadenza annuale di insussistenza di causa di incompatibilita' al mantenimento dell'incarico conferito.
Tali dichiarazioni sono pubblicate sul sito istituzionale dell'ente, nell'apposita sezione.
Le dichiarazioni sono sottoposte alle attivita' di verifica del RPCT secondo le modalita' stabilite dall'ANAC con la determinazione n. 833 del 3 agosto 2016.
I dipendenti che, negli ultimi tre anni di servizio, hanno esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto dell'ente nel triennio successivo alla cessazione del rapporto con l'amministrazione, qualunque sia la causa di cessazione (e quindi anche in caso di collocamento in quiescenza per raggiungimento dei requisiti di accesso alla pensione), non possono avere alcun rapporto di lavoro autonomo o subordinato con i soggetti privati che sono stati destinatari di provvedimenti, contratti o accordi.
La tutela del dipendente che denuncia illeciti e' prevista dall'art. 54 bis del D. Lgs. 165/2001.
Funzione primaria della segnalazione e' quella di portare all'attenzione dell'organismo preposto i possibili rischi di illecito o negligenza di cui si e' venuti a conoscenza, tra i quali i casi di corruzione (la segnalazione e', quindi, prima di tutto, uno strumento preventivo).
Solo se la segnalazione risulti sufficientemente qualificata e completa, potra' essere verificata tempestivamente e con facilita', portando, in caso di effettivo rischio o illecito, all'avviamento di procedimenti disciplinari. La segnalazione deve essere indirizzata al RPCT, il quale e' tenuto alla riservatezza. La violazione della riservatezza potra' comportare la segnalazione agli organi competenti per valutare l'eventuale responsabilita' penale e civile.
La tutela dell'anonimato sara' garantita attraverso opportune procedure, in attuazione degli indirizzi forniti dall'ANAC (cfr., in particolare, la determinazione ANAC 28 aprile 2015, n. 6).
Il dipendente che riferisce condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro, non puo' essere sanzionato, licenziato o sottoposto ad una misura discriminatoria, diretta o indiretta, avente effetti sulle condizioni di lavoro per motivi collegati direttamente o indirettamente alla denuncia. Nell'ambito del procedimento disciplinare, l'identita' del segnalante non puo' essere rivelata, senza il suo consenso, sempre che la contestazione dell'addebito disciplinare sia fondata su accertamenti distinti e ulteriori rispetto alla segnalazione.
Qualora la contestazione sia fondata, in tutto o in parte, sulla segnalazione, l'identita' puo' essere rivelata, ove la sua conoscenza sia assolutamente indispensabile per la difesa dell'incolpato.
La denuncia e' sottratta all'accesso previsto dagli articoli 22 e seguenti della legge7 agosto 1990, n. 241.
Le segnalazioni dovranno essere indirizzate al RPCT. Le denunce anonime non saranno prese in considerazione.
Il dipendente che non intenda avvalersi della disponibilita' del soggetto interno alla amministrazione, come sopra individuato, puo' effettuare le segnalazioni di illeciti direttamente all'ANAC, tramite l'indirizzo di posta elettronica whistleblowing@anticorruzione.it.
L'IPAB si impegna a valutare la possibilita' di introdurre misure ulteriori rispetto a quelle previste nel presente paragrafo, sulla base delle indicazioni fornite dal PNA e dall'esperienza di applicazione del presente piano.
Si rinvia, infine, a quanto stabilito dalla legge 30 novembre 2017, n. 179, recante "Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarita' di cui siano venuti a conoscenza nell'ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato".
Ulteriori misure di prevenzione rispetto a quelle individuate nel precedente paragrafo, sono:
-
il
sistema di controlli interni;
-
le azioni per il
miglioramento dell'efficienza dell'azione amministrativa;
-
il
monitoraggio sull'attivita' amministrativa;
-
il
monitoraggio sui risultati dell'attivita' di
prevenzione della corruzione.
A supporto del perseguimento degli obiettivi del presente piano, e' da considerare il sistema dei controlli interni che l'IPAB dovra' approntare.
I controlli interni saranno organizzati in osservanza al principio di separazione tra funzione di indirizzo e compiti di gestione.
Ritenendo che i fenomeni corruttivi possano trovare terreno fertile anche a causa dell'inefficienza nel compimento di alcune fasi procedimentali, si e' ritenuto opportuno prevedere nel presente piano i seguenti accorgimenti:
- rispettare l'ordine
cronologico di protocollo dell'istanza;
-
predeterminare i criteri di assegnazione delle pratiche ai collaboratori;
- redigere gli atti in modo
chiaro e comprensibile con un linguaggio semplice;
-
rispettare il divieto di aggravio del procedimento;
- motivare l'atto.
Nell'attivita' contrattuale, in particolare, occorre:
- rispettare il divieto di
frazionamento e innalzamento artificioso dell'importo contrattuale;
-
assicurare la rotazione tra le imprese affidatarie dei contratti
affidati in economia;
-
assicurare la rotazione tra i professionisti per l'affidamento di incarichi
di importo inferiore alla soglia della procedura aperta;
-
vigilare sull'esecuzione dei contratti di appalto di lavori, servizi e forniture,
nonche' dei contratti di prestazione d'opera professionale/intellettuale e dei contratti
per la gestione di servizi pubblici locali.
Il rispetto di tali misure sara' considerato ai fini della valutazione della performance e della condotta a livello disciplinare.
Per tutte le attivita' dell'ente, il rispetto dei termini di conclusione dei procedimenti amministrativi e' monitorato, con riferimento alla durata media e dagli scostamenti che si registrano per i singoli procedimenti rispetto alla media.
La gestione del rischio si completa con la successiva azione di monitoraggio, che comporta la valutazione del livello di rischio tenendo conto delle misure di prevenzione introdotte e delle azioni attuate.
Il RPCT verifica annualmente lo svolgimento delle attivita' di cui al presente articolo; entro il termine stabilito dall'ANAC provvede alla redazione della relazione annuale sull'efficacia delle misure previste nel piano.
Questa fase e' finalizzata alla verifica dell'efficacia dei sistemi di prevenzione adottati e, quindi, alla successiva messa in atto di ulteriori strategie di prevenzione.
Essa sara' attuata dai medesimi soggetti che partecipano all'interno del processo di gestione del rischio in stretta connessione con il sistema di programmazione e controllo di gestione (si rammenta il dovere di collaborazione dei dipendenti sancito dall'art. 8 del DPR n. 62/2013).
Collegamento tra misure contenute nel Piano e ciclo della performance.
1. I processi e le attivita'
previsti dal presente Piano devono essere inseriti negli strumenti del ciclo della performance, in qualita' di
obiettivi e indicatori. In modo particolare:
- tra i principi di natura
generale cui l'attivita' dei dipendenti deve essere improntata, deve essere previsto oltre al rispetto del
codice di comportamento e delle norme
sull'anticorruzione, anche il rispetto delle
norme in materia di trasparenza;
- tra gli obiettivi comuni, in
attuazione della linea strategica di garantire il miglioramento dei servizi ai
cittadini, si deve prevedere l'inserimento di dati, informazioni e modulistica
sul sito, garantendo al cittadino una fruizione ottimale dei servizi stessi;
-
tra gli obiettivi da assegnare si devono prevedere i seguenti:
-
definizione dell'archivio informatico di tutti i regolamenti in vigore rendendoli accessibili e fruibili all'utenza
esterna ed interna;
-
miglioramento del sito istituzionale assicurando che lo stesso rispetti le procedure richieste dalle recenti normative
e sia adeguato all'inserimentodei dati per come richiesto dalla
normativa vigente in materia di trasparenza.
Diffusione del piano
1. Copia del presente Piano e' consegnata a ciascun dipendente dell'ente, unitamente al codice di comportamento. Almeno una volta l'anno, il RPCT invia, anche tramite posta elettronica, gli aggiornamenti del Piano a tutti i dipendenti, disponendo, se ritenuto opportuno e ove possibile, incontri formativi e di approfondimento.
Recepimento dinamico delle modifiche della legge 190/2012
1. Le norme del presente Piano recepiscono dinamicamente le modifiche e le integrazioni apportate alla legge 190/2012.
-
ALLEGATO A:
schede di determinazione delle aree di rischio, delle misure di
prevenzione, dei Responsabili dell'implementazione delle misure di prevenzione
e del termine per l'implementazione.
- ALLEGATO B: programma triennale per la trasparenza 2021-2023.
- ALLEGATO C: modulo per le segnalazioni di condotte illecite.
Dott. Carmelo Parrino
ALLEGATO A)
Schede di
determinazione delle aree di rischio, delle misure di prevenzione, dei
responsabili dell'implementazione delle misure di prevenzione e del termine per
l'implementazione
AREA A: CONFERIMENTO DI INCARICHI DI
COLLABORAZIONE
CONFERIMENTO DI |
Motivazione generica e |
RISCHIO |
Direttiva in merito al rispetto delle |
Responsabile |
della |
Entro fine 2021 |
INCARICHI DI |
Tautologica circa la |
MEDIO-BASSO |
previsioni normative eregolamentari in |
prevenzione |
della |
|
COLLABORAZIONE |
sussistenzadei presupposti di legge per il conferimento di incarichi professionali |
|
tema di conferimento di incarichi di collaborazione esterna ex art.7,c.6 e 6 bis del D.Lgs 165/2001 |
corruzione |
|
|
|
allo scopo di agevolare |
|
|
|
|
|
|
soggetti particolari |
|
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|
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|
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|
AREA B: AFFIDAMENTO DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE
SOTTOAREA |
RISCHIO |
VALUTAZIONE DEL RISCHIO |
MISURE DI PREVENZIONE
ULTERIORI (RISPETTO A QUELLE TRASVERSALI PREVISTE AL PARAGRAFO 6 DELPTPC) |
RESPONSABILE DELLA MISURA |
TERMINE PER L'IMPLEMENTAZIONE |
|
DEFINIZIONE |
Alterazione della |
RISCHIO |
Pubblicazione sul sito internet con |
Responsabile |
del |
Entro fine 2021 per tutti gli |
DELL'OGGETTO |
concorrenza, tramite |
MEDIO-ALTO |
Riferimento a tutti i procedimenti di |
procedimento |
|
affidamenti dall'entrata in |
DELL'AFFIDAMENTO |
individuazione arbitraria dell'oggetto dello |
|
scelta del contraente per l'affidamento dei lavori, servizi e forniture, dei |
|
|
Vigore del piano |
|
affidamento; |
|
seguenti dati: struttura proponente, oggetto del bando, elenco degli |
|
|
|
|
Suddivisione dell'appalto |
|
Operatori invitati a
presentare offerte, |
|
|
|
|
in lotti funzionali senza adeguata motivazione |
|
Aggiudicatario e importo di aggiudicazione, tempi
di completamento dell'opera, servizio o fornitura, importo delle somme
liquidate e nell'ipotesi di cui all'art.57, c.6 del D.Lgs
n. 163/2006, delibera / determina a contrarre |
|
|
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|
INDIVIDUAZIONE |
Alterazione |
della |
RISCHIO |
Pubblicazione sul sito internet con |
Responsabile del |
Entro fine 2021 per tutti gli |
DELLO |
concorrenza |
|
MEDIO-ALTO |
riferimento a tutti i procedimenti di |
procedimento |
affidamenti dell'entrata in |
STRUMENTO/ISTITUTO |
|
|
|
scelta del contraente per l'affidamento |
|
vigore del piano |
DELL'AFFIDAMENTO |
|
|
|
Dei lavori, servizi e forniture, dei |
|
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|
|
Seguenti dati: struttura proponente, |
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|
oggetto del bando, elenco |
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|
|
Degli operatori invitati a presentare |
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|
offerte, aggiudicatario e importo |
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|
di aggiudicazione, tempi di |
|
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|
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|
Completamento dell'opera, servizio o |
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|
|
fornitura, importo delle somme |
|
|
|
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|
|
Liquidate e,nell'ipotesi
di cui all'art. |
|
|
|
|
|
|
57,c.6 del D.Lgs.n.163/2006, |
|
|
|
|
|
|
delibera/determina a contrarre |
|
|
REQUISITIDI QUALIFICAZIONE |
Definizione dei requisiti di
accesso alla gara e, in particolare, dei requisiti tecnico-economici dei
concorrenti al fine di favorire un'impresa (es.: clausole dei bandi che stabiliscono
requisiti di qualificazione); eccessiva discrezionalita' nell'individuazione
dei requisiti di qualificazione; rischiodirestringere eccessivamente la
platea dei potenziali concorrenti attraverso requisiti che favoriscono uno
specifico operatore economico; rischio di selezione "a monte" dei
concorrenti, tramite richieste di requisiti non
congrui e/o corretti |
RISCHIO
MEDIO-ALTO |
Regolazione
dell'eserciziodella discrezionalita' mediantecircolari o direttive Costante aggiornamento del
personale competente nell'ambito di riferimento |
Responsabiledella prevenzione della corruzione Responsabiledella prevenzione della
corruzione |
Entro fine 2021 Triennio 2021-2023 |
REQUISITIDI AGGIUDICAZIONE |
Nel caso di aggiudicazione
al prezzo piu' basso: rischio di accordo
corruttivo con il committente in fase di gara; nel caso di
offerta economicamente piu' vantaggiosa; rischio di determinazione dei criteri
per la valutazionedelle offerte
con il fine di assicurare una
scelta preferenziale a vantaggio di un determinato
concorrente |
RISCHIO
MEDIO-ALTO |
Rispetto delle
disposizioni dettate dal Codice dei Contratti Rispetto adempimenti di trasparenza Limitazione della discrezionalita'
di valutazione delle offerte attraverso la puntuale definizione preventiva dei
criteri/sub criteri di scelta del contraente Costante aggiornamento del
personale competente nell'ambito di riferimento |
Responsabile
del procedimento Responsabile
delprocedimento Responsabile
del procedimento Responsabile della prevenzione della corruzione |
Implementazione immediata Implementazione
immediata Implementazione immediata Triennio 2021/2023 |
VALUTAZIONE
DELLE OFFERTE |
Alterazione dei criteri
oggettivi di valutazione delle offertein violazione dei principi di trasparenza, non discriminazione e parita' di trattamento |
RISCHIO
MEDIO-ALTO |
Rispetto delle
disposizioni dettate dal Codice dei Contratti Rispetto adempimenti di trasparenza Costante aggiornamento del
personale competente nell'ambito di riferimento |
Responsabiledel procedimento Responsabiledel procedimento Responsabiledella prevenzionedella corruzione |
Implementazione immediata Implementazione
immediata Triennio 2021/2023 |
VERIFICA DELL'EVENTUALE ANOMALIADELLE OFFERTE |
Mancato controllosui ribassi; alterazione del sub-procedimento di verifica
dell'anomalia, con individuazione
di un aggiudicatario non affidabile e conseguente rischio di esecuzione della prestazione
irregolare, qualitativamente inferiore
a quella richiesta e con modalita' esecutivein
violazione di norme |
RISCHIO
MEDIO-ALTO |
Rispetto delle
disposizioni dettate dal Codice dei Contratti Rispetto
adempimenti di trasparenza Controllo ribassi e offerte anomale Costante aggiornamento del
personale competente nell'ambito di riferimento |
Responsabiledel procedimento Responsabiledel procedimento Responsabiledel procedimento Responsabiledella prevenzionedella corruzione |
Implementazione immediata Implementazione immediata Implementazione immediata Triennio 2021/2023 |
PROCEDURE NEGOZIATE |
Utilizzo
della procedura negoziata al di fuori dei casi previsti dalla leggeal fine di favorire un'impresa |
RISCHIO
MEDIO-ALTO |
Monitoraggio
sul rispetto del principio della rotazione dei contraenti nelle procedure negoziate |
Responsabile
del procedimento |
Implementazione immediata |
|
Rischio di distorsioni del
mercato per effetto del ricorso a procedure negoziate al di fuori dei limiti di
legge;alterazione della
concorrenza per effetto del criterio di rotazione degli operatori economici |
|
|
|
|
AFFIDAMENTI
DIRETTI |
Abuso dell'affidamento direttoal di fuoridei casi previsti dalla legge al fine di favorire un' impresa. Insussistenza di ragionevole motivazione e mancato
rispetto del principio di rotazione tra le ditte con conseguente rischio di accordo
corruttivo tra RUP e operatore economico |
RISCHIO
MEDIO-ALTO |
Nelle ipotesi consentite di affidamento diretto,applicare la rotazione
degli operatori economici e trasmettere ogni 6 mesi al responsabile della prevenzione
della corruzione i dati necessari al controllo a campione sugli affidamenti diretti
effettuati nel semestre precedente Controllo a campione dei provvedimenti emanati, attraverso
il vigente sistema di controllo interni in attuazione della L. 213/2012 |
Responsabile
del procedimento Responsabile dei controlli interni |
ImplementazionedalI semestre 2021 Implementazione
immediata |
REVOCADELBANDO |
Abuso del provvedimento
di revoca del bando al fine di bloccare una gara il cui risultato si sia
rivelato diverso da quello atteso o di concedere un indennizzo
all'aggiudicatario |
RISCHIO MEDIO-ALTO |
Controllo 100%dellerevoche Costante aggiornamento del
personale competente nell'ambito di riferimento |
Responsabile
dei controllo interni Responsabile della prevenzione della
corruzione |
Implementazione immediata Triennio 2021/2023 |
REDAZIONE CRONOPROGRAMMA |
Dilatazione tempistica |
RISCHIO
MEDIO-ALTO |
Costante
aggiornamento del personale competente nell'ambito di riferimento |
Responsabile
della prevenzione della corruzione |
Triennio 2021/2023 |
VARIANTI IN CORSO |
Ammissione di varianti in |
RISCHIO |
Rispetto obblighi di trasparenza |
Responsabile del |
Implementazione |
DI ESECUZIONE DEL |
corso di esecuzione del |
MEDIO-ALTO |
|
procedimento |
immediata |
CONTRATTO |
contratto per consentire all'appaltatore di |
|
|
|
|
|
recuperare lo sconto |
|
|
|
|
|
effettuato in sede di gara o |
|
|
|
|
|
di conseguire extra |
|
|
|
|
|
guadagni |
|
|
|
|
SUBAPPALTO |
Accordi collusivi tra le imprese partecipanti a una
gara volti a manipolarne gli esiti,utilizzando
il meccanismo del subappalto come modalita' per distribuire i vantaggi
dell'accordo a tutti i partecipanti allo stesso |
RISCHIO
MEDIO-ALTO |
Rispetto delle
disposizioni dettate dal Codice dei Contratti Rispetto
obblighi trasparenza Rispetto Codice Comportamento |
Responsabiledel procedimento Responsabile del procedimento Soggetti tenuti al rispetto delle norme del
codice di comportamento |
Implementazione immediata Implementazione
immediata Implementazione immediata |
|
|
|
Costante aggiornamento del personale competente
nell'ambito di Riferimento |
Responsabile della prevenzione della corruzione |
Triennio 2021/2023 |
UTILIZZO DI RIMEDI DI RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE
ALTERNATIVI A QUELLI GIURISDIZIONALI
DURANTE LA FASE DI ESECUZIONE DEL CONTRATTO |
Rischio di applicazione distorta di tali rimedi per
riconoscere alle imprese in tempi brevi determinate richieste economiche e
maggiori compensi; rischio che specie in caso di forte ribasso offerto
dall'operatore economico in sede di gara questi rimedi alternativi al
giudizio ordinario diventino con l'accordo del responsabile del procedimento lo
strumento per recuperare il ribasso offerto in sede di gara |
RISCHIO
MEDIO-ALTO |
Rispetto delle
disposizioni dettate dal Codice dei Contratti Rispetto
obblighi trasparenza Rispetto Codice Comportamento |
Responsabiledel procedimento Responsabiledel procedimento Soggetti tenuti al rispetto delle norme del codice
di comportamento |
Implementazione immediata Implementazione immediata Implementazione immediata |
AREA C: PROVVEDIMENTI AMPLIATIVI DELLA SFERA GIURIDICA DEI DESTINATARI
CON EFFETTO ECONOMICO DIRETTO ED IMMEDIATO PER IL DESTINATARIO
SOTTOAREA |
RISCHIO |
VALUTAZIONE DELRISCHIO |
MISURE DI PREVENZIONE
ULTERIORI (RISPETTO AQUELLE TRASVERSALI
PREVISTE AL PARAGRAFO 6 DEL PTPC) |
RESPONSABIL E DELLA MISURA |
TERMINE PER L'IMPLEMENTAZIONE |
1.Provvedimenti |
Riconoscimento indebito |
RISCHIO |
Intensificazione dei controlli,anche |
Responsabile |
Entro fine 2021 |
amministrativi vincolati |
di vantaggi a soggetti non in |
MEDIO-BASSO |
A campione,da parte
dei Responsabili del |
del procedimento |
|
nell'an (
rilascio prestazioni socio assistenziali, assegnazione alloggi); |
possesso dei requisiti |
|
procedimento,sulle autocertificazioni ex DPR |
|
|
|
previsti dalla legge o dai |
|
445/2000 utilizzate per accedere alle prestazioni |
|
|
|
regolamenti/alterazione del |
|
|
|
|
|
corretto svolgimento del |
|
|
|
|
|
procedimento/verifiche |
|
|
|
|
|
errate o alterate per il |
|
|
|
|
|
rilascio delle |
|
|
|
|
|
prestazioni/omissione |
|
|
|
|
|
Controllo dei requisiti |
|
|
|
|
2.Provvedimenti amministrativi a contenuto vincolato |
Riconoscimento indebito di vantaggi a soggetti non in possesso dei requisiti previsti
dalla legge o dai regolamenti |
RISCHIO MEDIO-BASSO |
Pubblicazione
sul sito internet dell'ente degli atti di concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari
e per l'attribuzione di vantaggi economici di qualunquegenerea personeed enti pubblici e privati,indicante le seguenti informazioni: a)
Nome dell'impresa o dell'ente e i rispettivi dati fiscali
o il nome di altro soggetto beneficiario, b) l'importo del vantaggio economico
corrisposto; c)
La norma o il titolo a base dell'attribuzione; d) l'ufficio o il funzionario o dirigente
responsabile del relativo procedimento amministrativo; e) la modalita'seguitaper la
individuazione del beneficiario |
Responsabile
del procedimento |
Implementazione immediata |
|
|
|
|
|
|
3. Provvedimenti |
Riconoscimento indebito |
RISCHIO |
Intensificazione dei controlli del Responsabile |
Responsabile |
Entro fine 2021 |
amministrativi vincolati |
Di vantaggi a soggetti non |
MEDIO-BASSO |
del procedimento sui |
del procedimento |
|
nell'an contenuto |
In possesso dei requisiti |
|
Requisiti prima del rilascio del |
|
|
vincolato (attribuzione assegno |
Previsti dalla legge o dai regolamenti |
|
Provvedimento finale |
|
|
nucleo familiare,assegno |
|
|
|
|
|
maternita', borse di studio |
|
|
|
|
|
finanziate da altri Enti) |
|
|
|
|
|
4.
Provvedimenti amministrativi a contenuto discrezionale (Rilascio concessione di
contributi e benefici economici a soggetti privati) |
Mancato rispetto
del regolamento, con procurato vantaggio per il soggetto richiedente |
RISCHIO
MEDIO-ALTO |
Pubblicazione sul sito internet
dell'ente degli atti di concessione di sovvenzioni,contributi,
sussidi ed ausili finanziari e per l'attribuzione di vantaggi economici di qualunquegenerea personeed enti pubblici eprivati, indicante
le seguenti informazioni: a)
nome dell'impresa o dell'ente e i rispettivi dati
fiscali o il nome di altro soggetto beneficiario, b) l'importodel vantaggio economico corrisposto; c)
la norma o il titolo a base dell'attribuzione; d) l'ufficio o il funzionario o dirigente
responsabile del relativo procedimento amministrativo; e) la modalita' seguita per l'individuazione del beneficiario |
Responsabile
del procedimento |
Implementazione immediata |
5.
Provvedimenti amministrativi discrezionali nell'an |
Riconoscimento di vantaggi a soggetti privati in assenza
di una predeterminazione dei criteri per l'assegnazione da parte di norme di legge
(statale o regionale) o di disposizioni regolamentari e senza previa pubblicazione
di un avviso pubblico per l'assegnazione del contributo |
RISCHIO
MEDIO-ALTO |
Pubblicazione sul sito internet
dell'ente degli atti di concessione di sovvenzioni,contributi,
sussidi ed ausili finanziari e per l'attribuzione di vantaggi economici di qualunquegenerea persone
ed enti pubblici eprivati, indicante le seguenti informazioni: a) nome dell'impresa o
dell'ente e i rispettivi dati fiscali o il nome di altro soggetto beneficiario, b) l'importo del vantaggio economico corrisposto; c) La norma o il titolo a base
dell'attribuzione; d) l'ufficio o il funzionario
o dirigente responsabile del relativo procedimento amministrativo; e) la modalita' seguita per l'individuazione del beneficiario |
Responsabile
del procedimento |
Implementazione immediata |
6.
Provvedimenti amministrativi discrezionali nell'an e nel
contenuto |
Riconoscimento di vantaggi non previsti da legge e/o
regolamenti ed erogati a soggetti privati in assenza di una predeterminazione dei criteri per
l'assegnazione da parte di norme di legge (statale o regionale) o di
disposizioni regolamentari e senza previa pubblicazione di un avviso pubblico
per l'assegnazione del contributo |
RISCHIO
MEDIO-ALTO |
Pubblicazione
sul sito internet dell'ente degli atti di concessione di sovvenzioni,contributi, sussidi ed ausili finanziari
e per l'attribuzione di vantaggi economici di qualunquegenerea persone
ed enti pubblici eprivati, indicante le seguenti informazioni: a) nome dell'impresa o
dell'ente e i rispettivi dati fiscali o il nome di altro soggetto beneficiario, b) l'importo del vantaggio economico corrisposto; c) La norma o il titolo a base
dell'attribuzione; d) l'ufficio o il funzionario
o dirigente responsabile
del relativo procedimento amministrativo; e)
la modalita' seguita per l'individuazione del beneficiario |
Responsabile
del procedimento |
Implementazione immediata |
FONDAZIONE CASA DEL FANCIULLO SANGIORGIO
GUALTIERI
VIA SAN PIETRO, N. 31
PROGRAMMA
TRIENNALE PER LA TRASPARENZA 2021/2023 AGGIORNAMENTO 2021
(Questo programma costituisce autonoma sezione del PTPCT, comestabilito dal Piano
Nazionale Anticorruzione e dalle linee guida attuative adottate dall'ANAC)
PREMESSA
La
disciplina sulla trasparenza nelle pubbliche amministrazioni e' contenuta,
essenzialmente, nel D. Lgs. 33/2013, recante il "Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicita',
trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche
amministrazioni".
Il legislatore obbliga tutte le pubbliche amministrazioni a pubblicare dati e informazioni, concernenti la gestione e l'attivita' amministrativa, secondo precisi criteri, modelli e schemi standard in modo da rendere possibile, da parte di chiunque, l'immediata individuazione ed estrapolazione dei dati, dei documenti e delle informazioni d'interesse.
I documenti, le informazioni e i dati per i quali sussiste obbligo di pubblicazione nella sezione "Amministrazione trasparente" costituiscono il fondamento del cd. Diritto di accesso civico, consistente nella potesta' attribuita a tutti i cittadini, senza alcuna limitazione quanto alla legittimazione soggettiva e senza obbligo di motivazione, di richiedere i medesimi, nei casi in cui sia stata omessa la loro pubblicazione, che va comunque garantita per 5 anni.
La richiesta e' gratuita e va presentata al RPCT, che si pronuncia sulla stessa (cfr. articolo 5, D. Lgs. 33/2013).
Inoltre, si ricorda che l'art. 6 del D. Lgs. 97/2016, nel novellare l'art. 5 del D.Lgs. 33/2013, ha disciplinato anche un nuovo accesso civico (c.d. generalizzato), molto piu' ampio di quello previsto dalla precedente formulazione, riconoscendo a chiunque, indipendentemente dalla titolarita' di situazioni giuridicamente rilevanti, l'accesso ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, nel rispetto dei limiti relativi alla tutela di interessi pubblici e privati, e salvi i casi di segreto o di divieto di divulgazione previsti dall'ordinamento.
Il Programma diviene, quindi, uno degli elementi fondamentali per dare attuazione al nuovo ruolo delle pubbliche amministrazioni, chiamate ad avviare un processo di informazione e di condivisione delle attivita' poste in essere e ad alimentare un clima di fiducia, di confronto e crescita con i cittadini.
Gli obiettivi fissati dal Programma si integrano con tutti gli altri atti di programmazione generale dell'ente.
Esso, inoltre, mira a definire il quadro essenziale degli adempimenti anche in riferimento alle misure tecnologiche fondamentali da utilizzare per un'efficace pubblicazione, che in attuazione del principio democratico, rispetti effettivamente le qualita' necessarie per una fruizione completa e non discriminatoria dei dati attraverso il web.
Con il presente documento vengono individuate le misure operative, interessanti l'intera struttura organizzativa dell'ente, volte a rendere il sito istituzionale dell'IPAB allineato alla vigente normativa, mediante la costituzione e l'implementazione della macro-sezione "Amministrazione trasparente" e l'individuazione dei soggetti responsabili della pubblicazione.
Essendo l'IPAB un ente di piccole dimensioni, le si ritengono applicabili, in quanto compatibili, le semplificazioni previste per i piccoli comuni dall'aggiornamento 2018 al PNA (cfr. Titolo IV).
TRASPARENZA E ACCESSIBILITA'
1. Sulla base delle
prescrizioni dettate dalla legislazione piu' recente, la trasparenza
dell'attivita' delle PA, costituisce un elemento distintivo di primaria
importanza, con particolare riferimento sia al miglioramento dei rapporti con i
cittadini, sia alla prevenzione della corruzione sia per dare applicazione ai
principi di eguaglianza, imparzialita', buon andamento, responsabilita',
efficacia, economicita', efficienza, integrita' e lealta' che rappresentano i
punti essenziali di riferimento per le attivita' delle P.A.
2.
In tale ambito si sottolinea il rilievo che assume la
possibilita' di comparare i dati sui risultati raggiunti nello svolgimento delle
attivita' amministrative e, in particolare, nella performance.
3. Con il Programma Triennale
per la Trasparenza e l'Integrita' (di seguito solo "Programma") si da'
applicazione concreta a queste indicazioni, in particolare riassumendo le
principali azioni e linee di intervento che si intende perseguire in tema di
trasparenza e sviluppo della cultura della legalita', sia all'interno della
struttura amministrativa, sia nella
societa' civile.
OBBIETTIVI
1. Obiettivi di trasparenza,nel 2021,
sono:
-
aumento del flusso informativo interno all'IPAB;
-
ricognizione e utilizzo delle banche dati e degli applicativi gia' in
uso al fine di identificare eventuali ed ulteriori possibilita' di produzione
automatica del materiale richiesto;
- progressiva riduzione dei costi relativi
all'elaborazione del materiale soggetto agli obblighi di pubblicazione.
2. Obiettivi di trasparenza
nell'arco triennale di vigenza del Programmasono:
-
implementazione dei nuovi sistemi di automazione per la produzione e
pubblicazione di dati;
-
implementazione della pubblicazione di dati ed informazioni ulteriori rispetto
a quelli per i quali vige l'obbligo di pubblicazione;
-
rilevazione automatica del livello di soddisfazione degli utenti per
mettere meglio a fuoco i bisogni informativi dei soggetti direttamente o
indirettamente coinvolti, siano essi interni o esterni all'amministrazione.
1. Entro il 31 gennaio,
l'organo di indirizzo politico, su proposta del RPCT, approva il Piano ed i
relativi aggiornamenti nell'ambito del PTPCT. Questo e' pubblicato sul sito
internet istituzionale ed inviato all'ANAC secondo le modalita' dalla stessa fissate.
2. La verifica sul rispetto delle
sue prescrizioni e' effettuata dal RPCT.
3.
Il RPCT coordina gli interventi e le azioni relativi
alla trasparenza e svolge attivita' di controllo sull'adempimento degli obblighi
di pubblicazione.
I RESPONSABILI DELLA PUBBLICAZIONE
1. I primi e diretti
responsabili della pubblicazione sono i responsabili dei singoli
procedimenti, i quali sono tenuti a garantire il tempestivo
e regolare flusso delle informazioni da pubblicare ai fini del rispetto dei
termini stabiliti dalla legge.
2. Essi assicurano la pubblicazione
degli atti, dei documenti, delle informazioni e dei dati di loro competenza con
le modalita' e nella tempistica previste, e che le pubblicazioni avvengano con i criteri di accuratezza e qualita' indicati dal D.Lgs.33/2013
e dalle linee guida emanate dall'ANAC in materia.
3. Il mancato adempimento degli obblighi di pubblicazione e' elemento
di valutazione della responsabilita' disciplinare, nonche' eventuale causa di
responsabilita' per danno all'immagine dell'IPAB.
DATI
1. L'IPAB pubblica nella
sezione denominata "Amministrazione trasparente" del sito istituzionale, le informazioni,
i dati ed i documenti su cui vige
obbligo di pubblicazione.
2. I dati e documenti sono inseriti
ed aggiornati direttamente dai responsabili della pubblicazione, che provvedono
a verificarne la completezza e la coerenza con le disposizioni di legge.
3. I dati e tutto il materiale
oggetto di pubblicazione deve essere prodotto e inserito in formato aperto o in
formati compatibili alla trasformazione in formato aperto.
4. L'IPAB puo' mettere in atto
tutti gli accorgimenti necessari per adeguare il sito agli standard individuati
dalla normativa vigente per i siti
web delle PA.
5. Nella pubblicazione di dati
e documenti e di tutto il materiale soggetto agli obblighi di trasparenza, deve essere garantito
il rispetto delle normative sulla privacy.
USABILITA' E COMPRENSIBILTA' DEI DATI
1.
Gli uffici devono curare la qualita' della pubblicazione affinche' si
possa accedere in modo agevole alle informazioni e se ne possa comprendere
agevolmente il contenuto.
2.
In particolare, i dati e i documenti devono essere pubblicati
in aderenza alle seguenti caratteristiche:
Caratteristica dati |
Note esplicative |
Completi ed accurati |
I dati devono
corrispondere al fenomeno che si intende descrivere e, nel caso di dati
tratti da documenti, devono essere pubblicati in modo esatto e senza
omissioni. |
Comprensibili |
Il contenuto dei dati deve essere esplicitato in modo chiaro
ed evidente. Pertanto occorre: a) evitare la frammentazione,
cioe' la pubblicazione di stesse tipologie di dati in punti diversi del sito,
che impedisce e complica l'effettuazione di calcoli e comparazioni. b) selezionare e elaborare i
dati di natura tecnica (ad es. dati finanziari e di bilancio) in modo che il
significato sia chiaro ed accessibile anche per chi e' privo di conoscenze
specialistiche. |
Aggiornati |
Ogni dato
deve essere aggiornato tempestivamente, ove ne ricorrano i presupposti. |
Tempestivi |
La
pubblicazione deve avvenire in tempi tali da garantire l'utile fruizione dall'utente. |
In formato aperto |
Le
informazioni e i documenti devono essere pubblicati in formato aperto e
raggiungibili direttamente dalla pagina dove le informazioni sono riportate. |
CONTROLLO E MONITORAGGIO
1. Alla corretta attuazione del
Piano concorrono il RPCT, i dipendenti interessati. In particolare, il RPCT svolge il controllo sull'attuazione del
Piano e delle iniziative connesse.
2.
Il RPCT evidenzia e informa delle eventuali carenze,
mancanze o non coerenze riscontrate i responsabili i quali dovranno provvedere
a sanare le inadempienze entro e non oltre 30 giorni dalla segnalazione.
TEMPI DI ATTUAZIONE
1. L'attuazione degli obiettivi previsti per il triennio si svolgera' entro le date previste nel presente programma, come di seguito indicato:
- anno 2021: pubblicazione del Piano entro il 30 aprile 2021;
- anno 2022: aggiornamento del Piano entro il 31gennaio2022;
- anno 2023: aggiornamento del Piano entro il 31gennaio2023.
ACCESSO CIVICO
1. L'esercizio del diritto di
accesso civico, semplice e generalizzato, e' assicurato ai sensi degli articoli
5 e seguenti del D. Lgs. 33/2013, nonche' secondo i provvedimenti
dell'ANAC.
2. Il RPCT vigila sul rispetto
delle citate disposizioni, intervenendo tempestivamente in caso di loro
violazione.
Al Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza dell'IPAB
Casa del Fanciullo Sangiorgio Gualtieri
SEDE
NOME e COGNOME DEL SEGNALANTE:
____________________________________
QUALIFICA O POSIZIONE PROFESSIONALE:
_________________________________________
TEL/CELL: _________________________________________ EMAIL: _________________________________________ DATA/PERIODO
IN CUI SI E' VERIFICATO IL FATTO:___________________/_____________/________________/ LUOGO FISICO IN CUI SI E'
VERIFICATO IL FATTO: _______________________________ UFFICIO
/ ESTERNO DELL' UFFICIO: ______________________ (indicare luogo) RITENGO CHE LE AZIONI OD
OMISSIONI COMMESSE O TENTATE SIANO: o
Penalmente rilevanti; o
poste in essere in violazione del Piano di Prevenzione della Corruzione
adottato; o
poste in essere in violazione dei Codici di
Comportamento o di altre disposizioni sanzionabili in via disciplinare; o
suscettibili di arrecare un pregiudizio patrimoniale
all'Amministrazione o ad altro ente pubblico;
o
suscettibili di arrecare un pregiudizio all'immagine dell'Amministrazione;
o
altro(specificare): ___________________________________________________________
DESCRIZIONE DEL FATTO (CONDOTTA ED EVENTO):
AUTORE/I DEL FATTO:
1) _____________________________________________
2) _____________________________________________
3) ______________________________________________
4) ______________________________________________
EVENTUALI ALTRI SOGGETTI A CONOSCENZA DEL FATTO E/O IN GRADO DI RIFERIRE SUL MEDESIMO:
1) _________________________________________2) __________________________________
3) __________________________________________4) ___________________________________
EVENTUALI ALLEGATI A SOSTEGNO DELLA SEGNALAZIONE:
1) __________________________________
2) __________________________________
Luogo e data:
FIRMA
La segnalazione puo' essere presentata, in busta chiusa:
a)
a mezzo del servizio postale o tramite posta interna;
in questo caso, l'Amministrazione garantisce l'anonimato del mittente;
b)
a mano, direttamente al Responsabile della prevenzione della corruzione
e della trasparenza.
La presente segnalazione non puo' essere oggetto di visione ne' di estrazione di copia da parte di richiedenti, ricadendo nell'ambito delle ipotesi di esclusione di cui all'art. 24, comma1, lett. a), della legge n. 241/90 e s.m.i..
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